Tutto merito di quattro baccalà: il Museo nazionale norvegese Nordmore di Kristiansund è interessato alla “Natura morta con pesci” di Felice Boselli, datata al 1687 circa, tela custodita proprio in Rocca Sanvitale a Fontanellato, in provincia di Parma, in Emilia-Romagna.
Il tramite è Virginia Bertani storica per la Fondazione museale regionale del Nordmøre in Norvegia: il museo Møre og Romsdal, che studia lo sviluppo e l’esportazione del baccala nel mondo, dalla fine del 1600 fino al dopoguerra, è interessato, infatti, a reperire maggiori informazioni sul quadro d’epoca inserito nel percorso di visita della corte di pianura parmense.
Lo staff del Museo Rocca Sanvitale si è subito attivato per reperire maggiori informazioni possibili.

“E’ bello quando la cultura – tra arte e cibo – crea legami e collegamenti inaspettati: in Italia nel 2018 festeggiamo l’Anno del Cibo Italiano e a maggior ragione l’attenzione per la natura morta con pesci dipinta dal Boselli si inserisce in questo filone” spiegano il Sindaco Francesco Trivelloni ed il Direttore del Museo Rocca Sanvitale Pier Luca Bertè.
“Dalle nostre parti, nel parmense, ancora oggi per molte famiglie, è tradizione sentita cenare di magro la sera della Vigilia di Natale: la base è proprio il baccalà, fritto con la pastella o lessato con aromi” conclude Trivelloni.

Bertani: “A meta del 1800 Kristiansund divenne il piu grande esportatore di baccala di Norvegia ed i piu grandi mercati europei furono, in ordine di importanza: Spagna, Portogallo ed Italia – illustra Bertani – Al momento i primi due sono stati studiati, mentre manca completamente lo studio del mercato italiano. Trovo molto interessante che nell’opera di Boselli siano stati dipinti in primo piano ben quattro baccala”.
“La Fondazione ha inoltre un dipartimento dedicato alla ricerca storica: questa sul baccalà del Boselli a Fontanellato è una ricerca complessa ma al tempo stesso appassionante, per cui non ci precludiamo nessuna strada. Mi sono imbattuta nell’opera di Boselli mentre cercavo del materiale nell’archivio fotografico Alinari. Siamo sinceramente grati per l’aiuto e l’entusiasmo dimostrato dallo staff del Museo Rocca Sanvitale di Fontanellato e dell’Ufficio Comunicazione”.
“Sono in contatto con lo storico dell’arte Alessandro Giacobbe – spiega Bertani – che sta, a sua volta, raccogliendo informazioni e così ci illustra l’opera fontanellatese: “per quanto abbia avuto seguaci ed imitatori, l’opera è di qualità elevata. Ci sono almeno due livelli di lettura: una è quella epidermica e l’altra è quella profonda. La lettura epidermica è in relazione alla notevole sequenza di opere similari in cui ricorrono i medesimi soggetti, tra cui gatti (considerata una “firma”) e pesci. Quindi la prova d’artista sul merluzzo è ovvia, è un pesce conosciuto e consumato ad inizio XVII secolo anche negli allora “ducati”. Il problema della lettura profonda è legata alla conoscenza della vicenda dell’opera”.

Il Museo nazionale del baccalà norvegese: si trova nella città di Kristiansund e fa parte della Fondazione museale del Nordmøre una regione situata nell area centro occidentale del paese. Il museo si trova all’inteno del magazzino Milnbrygga, la cui parte piu antica risale al 1749, ed ha all’esterno alcune delle più grandi ed anticamente usate rocce per l’essicazione del pesce della nazione. Le isole sulle quali si trova Kristiansund furono molto vantaggiose per la produzione di baccalà proprio per le grandi aree rocciose intorno al molo. La stagione iniziava a marzo: il merluzzo veniva porato sulle isole, lavato a riva, salato ed infine messo sulle rocce ad asciugare. L’essicazione richiedeva dalle 4 alle 6 settimane di lavoro ed era svolto prevalentemente da donne e bambini, in condizioni spesso usuranti e difficoltose.

Virginia Bertani: nata e cresciuta in Italia, precisamente a Carrara, vive in Norvegia da circa 4 anni e lavora per la Fondazione museale del Nordmøre da quasi 3. Ha conseguito la laurea in Storia contemporanea presso l’Università di Pisa. All’inteno della Fondazione ha diverse responsabilita, tra le quali la progettazione e lo sviluppo delle varie mostre e l’ufficio comunicazione.

Il pittore Felice Boselli: chiamato a Fontanellato dal Conte Alessandro Sanvitale per decorarvi il teatro, vi lavorò dal 1681 al ’90 circa; fu praticamente pittore dei nobili Sanvitale sin oltre il primo decennio del secolo successivo e per loro – oltre alle “Nature morte” rassegne di pesci e carni decorò la sala di ricevimento con un elegante fregio di vasi traboccanti di fiori con ai lati bianchi grifi alati e paesaggi a sanguigna, cornici barocche a volute e conchiglie.
Fontanellato: è città d’arte e cultura, Cittlaslow, Bandiera Lilla per il turismo accessibile, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, tra i Borghi più Belli d’Italia, sede del circuito Castelli del Ducato.

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