Oratorio dell’Assunta
La prima pietra dell’Oratorio, detto anche di San Gaetano, fu posata il 21 luglio del 1572 per volontà di Geronima Farnese, sposa di Alfonso Sanvitale, ma venne completamente restaurato nel 1720 per volontà di Domenico Bragadini.
Nel 1790 l’interno venne decorato da Antonio Bresciani. Capolavoro del Barocchetto è la splendida sagrestia lignea del 1720 opera di Giulio Seletti. Completò la decorazione il pittore Sebastiano Galeotti.
Chiesa di Santa Croce
Gilberto Sanvitale fece costruire una cappella dedicata a Santa Croce nella prima metà del XV secolo, completata poi dal figlio Stefano. Venne trasformata in chiesa parrocchiale tra il 1503 e il 1509 per opera del Conte Giacomo Antonio Sanvitale ed allo stesso tempo ampliata e dotata di campanile. Nel 1912 venne ampiamente restaurata per opera dell’architetto Lamberto Cusani conservando alcuni elementi originari.
La Chiesa conserva pregevoli dipinti del ‘700 e una cappella collegata al corpo della chiesa, nonché numerose le opere che riportano lo stemma della casata Sanvitale: “Il Battesimo di Cristo”, “L’Annunciazione con Santa Lucia”, l’altare del presbiterio e i sedili del coro.
Teatro Comunale
Nel 1681 il teatro fu progettato personalmente da Alessandro Sanvitale ma demolito completamente nel 1832. L’attuale struttura risale al XIX secolo e si basa sul progetto presentato nel 1858 dall’architetto Pier Luigi Montacchini; venne infine terminato nel 1866 dall’architetto Pancrazio Soncini, anche se subì in seguito diverse spoliazioni e un intervento conservativo nella seconda metà del ‘900. L’esterno si presenta in forme semplici con la facciata chiusa da un timpano e un’entrata principale affiancata da due entrate laterali.
Ex scuderie Sanvitale, villa Gandini e Parco botanico
Si tratta di due edifici strettamente collegati tra loro, seppur costruiti in tempi successivi.
Nel 1832 venne demolito il portico gotico-lombardo, probabilmente a servizio dell’originario teatro, per lasciare spazio a delle bellissime serre fredde neoclassiche e ad una serie di orti botanici.
All’edificio venne annesso nel 1800 il Conservatorio femminile che durante la Restaurazione fu trasformato in abitazione civile e ceduto nel 1935 alla famiglia Gandini. Il parco botanico con alberi secolari con più di seicento anni – annesso alle ex scuderie con il portico – è visitabile accedendo alla villa In Villa inserita nel circuito delle Dimore Storiche Italiane.
Santuario della Beata Vergine del Rosario
Il Santuario, che si eleva al difuori del centro storico, è basato su di un preesistente oratorio dedicato nel 1397 a San Giuseppe e donato dal Marchese Galeotto Lupi di Soragna ai frati Domenicani, invitati a Fontanellato da Veronica da Correggio – vedova di Giacomo Antonio Sanvitale – perché assistessero la popolazione del borgo. Il primo nucleo del santuario venne costruito nel 1514. Dopo il saccheggio del 1531 e la demolizione del 1543 venne ricostruito il tempio e il monastero dedicandoli a San Giuseppe. Solo dopo il Concilio di Trento viene promosso il culto della Madonna con il titolo di “Regina del Santo Rosario”  che richiama tutt’ora numerosi pellegrini.
La facciata attuale si deve al progetto di Lamberto Cusani, del 1912-13, e all’opera dello scultore Ettore Ximenes, che recuperò anche le statue della facciata del XVIII secolo.
I vecchi lavatoi in centro storico
I vecchi lavatoi a Fontanellato erano due: uno in via del Fontanino e uno in vicolo Zambelloni del 1878. Qui le massaie nel Novecento andavano a lavare i panni e i carrettieri abbeveravano i cavalli. Recuperati e riqualificati, con un restyling urbano che ha interessato tutta la via e la piazzetta antistante punteggiata da panchine e fioriere offre una meravigliosa vista prospettica verso la Rocca.
Il Labirinto
Il Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci – straordinario parco culturale con il più grande labirinto al mondo di bambù – con pianta a stella copre 7 ettari di terreno ed è realizzato interamente con piante di bambù di specie diverse è stato progettato da Franco Maria Ricci con gli architetti Pier Carlo Bontempi e Davide Dutto. Ospita spazi culturali per più di 5.000 metri quadrati, destinati alla collezione d’arte di Franco Maria Ricci (circa 500 opere dal Cinquecento al Novecento) e a una biblioteca dedicata ai più illustri esempi di tipografia e grafica, tra cui molte opere di Giambattista Bodoni (su cui Ricci ha curato recentemente uno splendido volume monografico) e l’intera produzione di Alberto Tallone. Completano questa collezione storica tutti i libri curati da Franco Maria Ricci in cinquant’anni di attività.
Al centro del Labirinto della Masone trovate una piazza di duemila metri quadrati contornata da porticati e ampi saloni: ospiterà concerti, feste, esposizioni e altre manifestazioni culturali. Prospiciente la piazza, una cappella a forma piramidale ricorderà il labirinto come simbolo di fede. Ci sono, per i visitatori, una caffetteria, un ristorante, uno spazio gastronomico parmigiano e un bookshop dove si potranno trovare anche molte edizioni ormai rare di Franco Maria Ricci. Fonte www.castellidelducato.it
Frazione di Priorato

Ai confini del paese sorge il nucleo di Priorato con la Chiesa dedicata a San Benedetto. La fondazione del monastero da parte dei Benedettini dell’Abbazia di Leno in Fontana Lata risale al 1013. Nel tempo il convento si è ampliato ed arricchito e nel 1332 al monastero viene attestata la dignità di Priorato, staccandosi dall’Abbazia di Leno nel 1470.
La chiesa subì diverse ristrutturazioni, la prima nel 1745 e a seguire fino al primi anni del XVIII secolo. Notevoli sono anche gli arredi interni e un organo della fine del secolo XVIII in origine dipinto a tempera.