Alla Rocca di Fontanellato Tommaso Villani e Marco Ceruti presentano una ventina di tele.

La mostra intitolata: “Paesaggi emotivi” prende il via il 22 giugno alle ore 17 e proseguirà fino al 30 giugno, all’interno della Rocca di Fontanellato.  Nasce da un’idea degli artisti parmigiani Tommaso Villani e Marco Ceruti. Sarà l’occasione per assistere a circa venti tele di differente formato, eseguite con tecniche eterogenee (materico, dripping, collage). I due pittori tentano di strutturare un discorso visuale partendo da una dimensione spaziale nella quale si condensano le suggestioni inconsce degli artisti (che a loro volta prendendo forma sul supporto eletto) e generano emozioni negli occhi di uno spettatore attento.

Il fil rouge della mostra è quello di fare emergere nel pubblico, attraverso la contemplazione di tele astratte realizzate in modo gestuale e istintivo (nel caso di Villani) e in modo calibrato, secondo una logica matematico-geometrica (nel caso di Ceruti), emozioni sopite.

Afferma Villani: “Le immagini che creo nascono da una elaborazione continua di ciò che mi circonda e che viene filtrato dalla mia soggettività secondo la mia peculiare introspezione psicologica.

Per questo motivo il nome della mostra sottolinea con coerenza il mio attuale processo creativo.
Tutto quello che percepisco del mondo viene inconsciamente rielaborato in modo istintivo, in una sorta di azione non premeditata ma spontanea, che si autoalimenta: partendo da un gesto i successivi nasceranno da ciò che in quel momento il mio occhio, il mio braccio, il mio corpo simultaneamente mi segnaleranno. Sono questi tre elementi associati al mio gusto estetico a condurre, le mie azioni. I paesaggi del mondo, elementi spaziali che ci circondano, generano reazioni emotive in me che mi conducono attraverso una pittura gestuale di tipo informale ai lavori che presenterò a Fontanellato. La mia pratica pittorica non è incentrata sulla riproduzione del mondo e della natura per quello che sono, secondo una concezione realistica o comunque figurativa; non ricerco di “imitare il mondo” (mimesi) con l’ausilio di tele e pennelli, cerco di fare emergere dal mondo reale, reinterpretato secondo una visione astratta, la sua molteplice essenza, che è cangiante e inafferrabile”.

Ceruti pone l’attenzione sui seguenti aspetti del proprio fare artistico: “Io ho sempre dipinto perché ne provo godimento, per puro divertimento intellettuale, per affidare ai miei quadri quella parte di me stesso di cui più mi compiaccio. Cerco di esorcizzare il colore e di condurlo a una fantasia ordinata. Nel mio caso il colore genera forme cromaticamente organizzate, che si lasciano guidare da suggestioni interiori e da ispirazioni poetiche”.

Il giorno dell’inaugurazione alle ore 17 il lavoro dei due artisti verrà presentato dal critico e professore di storia dell’arte Marzio Dall’Acqua.  

Foto copertina: Notturno, olio su tela.