101 Places You Gotta See Before You’re 12! Questo il titolo del libro della scrittrice americana Joanne O’Sullivan, che cita 101 posti al mondo che un bambino dovrebbe visitare prima di compiere 12 anni. Tra le mete proposte non mancano infatti i castelli infestati dai fantasmi, perfetti per i più piccoli.

L’elenco della O’Sullivan prevede oltre un centinaio di luoghi che ogni ragazzino dovrebbe visitare accompagnato da mamma e papà o in gita scolastica prima di diventare un adolescente. Le destinazioni consigliate dalla scrittrice sono in gran parte statunitensi: c’è Myrtles Plantation a St. Francisville, in Louisiana, descritta come la casa più infestata d’America, mentre in Italia una segnalazione è riservata proprio a Fontanellato, in provincia di Parma, dove nobildonne e cavalieri dalla Galleria degli Antenati rivivono grazie a rievocazioni storiche, cene notturne in castello, eventi per i più piccoli.

La Camera Ottica: da Ghirri a Bertolucci
Per i curiosi, gli appassionati di cinema, fotografia e tv

Il viaggio inizia in una delle torri (la torre circolare di sud-est) dove si può ammirare l’unica Camera Ottica in funzione in Italia. Costruita nel XIX secolo, attraverso un sistema di specchi, riflette l’immagine della piazza antistante su uno schermo. La camera ottica di Fontanellato è presente in una sequenza del film Prima della rivoluzione di Bernardo Bertolucci (1964).

La suggestiva Camera Ottica del Castello di Fontanellato continua a stupire e incantare grandi e piccini, artisti di passaggio e turisti. Tutti ne restano profondamente affascinati. Perché non andare a scoprirla, allora? E’ collocata alla fine del giardino pensile, dove la contessa Albertina con i figlioletti, era solita passeggiare. Si entra dunque nella buia stanza del torrione sul fossato, priva di finestre, caratterizzata da un odore di grotta salmastra. Ci si dispone lungo le pareti nel buio più completo. E appena chiusa la porta col chiavistello, si scopre piano piano un effetto ottico molto suggestivo che si forma su due schermi concavi posti a modo di tavolini: si vede una sorta di reality, l’immagine rovesciata della piazza antistante al castello con la gente che passa in tempo reale. I raggi del sole vengono filtrati attraverso un sapiente gioco di prismi che proietta con due sistemi di specchi le immagini del mondo esterno come se esse penetrassero attraverso i muri. Anche Luigi Ghirri, uno dei più grandi fotografi italiani prematuramente scomparso, ne rimase profondamente impressionato. Ben descrive l’effetto e l’emozione in “Niente di antico sotto il sole. Scritti e immagini per una autobiografia” del 1997: “Come se, miniaturizzati, potessimo per incanto entrare in una macchina fotografica. Da più di quattrocento anni, questa foto-telecamera primordiale ripete al sorgere del sole questo miracolo: osservare nell’immagine come la luce che gradualmente si stende sul piazzale disegna i contorni, accende i colori, le cose, le persone fino alle nuvole in cielo appena dietro alle case di Fontanellato…”.

Anticamente la torretta che ospita il marchingegno era una prigione a più piani. La Camera Ottica non era un artificio inventato dai nobili Sanvitale per controllare i loro sudditi, ma un gioco di società della fine dell’Ottocento che racchiude le suggestioni positivistiche e i progressi della scienza, ideologia cara a molti membri della dinastia fontanellatese.