Rocca Sanvitale 1948-2018: atti, progetti, protagonisti.

ConserviAmo, ValorizziAmo, PromuoviAmo il nostro Castello.

FONTANELLATO, PR – Un atto di fiducia ed una scelta ponderata, quella del Conte Giovanni Sanvitale che nel 1948 accettò la proposta del Comune di Fontanellato (Parma), affidando la “sua” Rocca Sanvitale all’ente municipale. Un gesto di coraggio ed una straordinaria azione lungimirante, quella del sindaco dell’epoca Francesco Zanella che insieme al Consiglio Comunale di allora, dopo due guerre mondiali da cui usciva l’Italia, volle investire in cultura e vide nel Castello un simbolo del paese, oltre che un bene pubblico architettonico da preservare, conservare, valorizzare. Di tutti e per tutti.

Dopo oltre 500 anni in capo alla nobile famiglia Sanvitale, il Comune divenne così proprietario della corte di pianura: una storia recente che, nel solo 2017, ha portato in visita alla Rocca di Fontanellato oltre 51.000 visitatori; ne ha fatto il cuore di un paese Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Città d’Arte e Cultura, Cittaslow, tra i Borghi più Belli d’Italia e l’ha trasformata dal 1999 nella sede dei Castelli del Ducato, il più grande circuito di rocche e fortezze d’Emilia-Romagna e d’Italia.

Racconta proprio lo storico passaggio dai nobili Sanvitale al Comune la mostra “Rocca Sanvitale 1948-2018: atti, progetti, protagonisti“, tra documenti e cimeli storici, che si inaugura domenica 18 marzo alle 10,30 nella corte rinascimentale di pianura, nella Sala delle Volte a piano terra del Museo. Proprio nell’Anno Europeo del Patrimonio, nell’Anno del Cibo Italiano perchè ci si nutre di Cultura.

Il settantesimo è un momento di riflessione e celebrazione – sottolinea il Sindaco Francesco Trivelloni -, celebriamo una scelta lungimirante e coraggiosa, che vide un consiglio Comunale ed una comunità tutta unirsi per un fine alto, dando spazio ad una idea di Fontanellato del futuro piuttosto che al piccolo interesse del giorno dopo. Ed in questo senso il loro insegnamento deve essere una stella polare anche per noi, Fontanellato tutto, che troppo spesso ci perdiamo in discussioni di respiro cortissimo. Inoltre vogliamo riflettere e sfruttare l’occasione per una sorta di “Stati generali della cultura e del turismo” di Fontanellato. Un anno ricco di incontro, dibattiti e suggestioni per uscire con le idee chiare circa le attività del prossimo decennio in questi campi.”

Si apre, dunque, con l’esposizione di carattere storico-documentario il carnet delle celebrazioni per il settantesimo anniversario dell’acquisto del Castello da parte del Comune di Fontanellato, iniziativa patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Parma, Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli con la collaborazione del Museo Rocca Sanvitale ed il coinvolgimento operativo ed organizzativo dell’associazione temporanea di imprese che gestisce il maniero.

“Tre sono i fili conduttori delle celebrazioni del settantesimo – illustrano il Sindaco Francesco Trivelloni e l’Assessore alla Cultura e Turismo Barbara Zambrelli – un focus sulla conservazione del nostro patrimonio pubblico di cui siamo tutti corresponsabili e che vede sensibili diffusori di buone pratiche istituzioni e cittadini ed istituzioni; la consapevolezza della ricaduta economica sul territorio di una buona gestione del nostro patrimonio storico-artistico in termini di turismo-culturale; aumentare e indagare la percezione del nostro patrimonio culturale pubblico: che, oltre alle realtà già coinvolte, trova interlocutori importanti tutte le istituzioni, le associazioni ed i cittadin con cui dialogheremo e ci confronteremo”.

“L’apertura della mostra è l’occasione per presentare il calendario completo delle iniziative che copriranno l’intero anno solare, concludendosi il 14 dicembre con un focus dedicato al Parmigianino che ha affrescato tra il 1523 ed il 1524 la Saletta di Diana e Atteone, su committenza dei Conti Galeazzo Sanvitale e Paola Gonzaga. Le iniziative in carnet si rivolgono a tutti: coinvolgeranno non solo istituzioni, ma la popolazione, i turisti, gli studiosi intorno al tema Rocca” conclude l’Assessore Zambrelli.

In mostra. Si tratta di una esposizione non retorica, anzi coraggiosa perchè è difficile mettere in mostra atti propedeutici al rogito, delibere che hanno portato all’acquisizione, ipotesi di recupero da casa privata a spazio pubblico, suggerimenti per il restauro, foto d’archivio, piccoli oggetti che connotano la fine della Belle Epoque, ritratti e testimonianze di una vita privata e famigliare, quella del Conte Giovanni, della moglie Amelia e della figlia Maria Luisa, detta la Contessina.

Curiosità. Tra le sorprese più particolari in mostra, oltre ad alcuni abiti e divise di Casa Sanvitale, spiccano i primissimi registri dove i visitatori del Castello lasciavano firme e commenti a ricordo. Con le grafie eleganti e colte della “bella scrittura”, le pagine ingiallite dal tempo ma ancora ben conservate, gli inchiostri a china, ci aprono gli occhi sulla gioia del viaggiatore che lasciava la propria traccia, un’emozione provata entrando in Castello, il proprio nome a dire “ci sono stato” e soprattutto qui sono stato bene. Un tempo erano i grandi registri in pelle o seta in copertina, oggi sono Tripadvisor, Facebook, Google Place – tra i numerosi altri social network – a raccogliere le impressioni di viaggio.

Il messaggio. Il messaggio forte della piccola mostra – condiviso dal Comune e dai gestori del Museo, oltre che da chi ha patrocinato il carnet del 70esimo – è il valore paese, il valore cittadinanza attiva, la consapevolezza che le scelte fatte nel 1948 dal Sindaco Zanella e dal Consiglio Comunale, nel tempo, sono maturate e la Rocca Sanvitale di Fontanellato è, oggi, patrimonio prezioso di tutti e per tutti: è di ogni singolo cittadino che abita il territorio, è dei visitatori italiani e stranieri che l’ammirano, è di chi lavora nel turismo e nella cultura, è di chi la gestisce ogni giorno, è di chi la ama e la rispetta.

Ufficio Stampa per Museo Rocca Sanvitale di Fontanellato (PR)

Dott.ssa Francesca Maffini